lunedì 31 ottobre 2011

Di orti, zucche e giardinieri compulsivi

Il giardiniere compulsivo sente il bisogno di farsi fotografare all'opera, giusto per ricordarsi che ogni tanto, quando ci si mette, è in grado di lavorare anche lui! 
The compulsive gardener want a photo of her work to remember herself that she sometime is a true gardener.

Ebbene sì, lo ammetto, faccio parte della vituperata categoria dei giardinieri della domenica (quelli che sentono il bisogno di farsi fotografare quando finalmente si dedicano alla ripulitura dell'orto). Anzi.... peggio! Potrei definirmi un giardiniere compulsivo, per intenderci uno di quei "giardinieri" che una tantum decidono che è il momento di fare, piantare, allestire, spostare. 
E' seguendo questo approccio, che mi sono ritrovata con un orto che tanto orto non è. Insomma.... sono la felice proprietaria di una sottospecie di selva!
Ok, I admit that I am a Sunday gardener (one of those gardeners that want a photo of theyr work when they decide to tidy up theyr kitchen garen). No .....I am wrong! I can define myself a compulsive gardener. Just to make things clear, a compulsive gardener, for me, is someone that works in garden rarely but when decide to work he goes too far!
My work, full of ups and down, had  spawned somethig more similar to a jungle that to a kitchen garden.


La selva, originariamente, doveva essere una piccola ed ordinata aiuola di aromatiche. Era stata amorevolmente zappettata, ripulita e piantumata con aromatiche di ogni genere seminate in innumerevoli vasetti dello yogurt. Poi il progetto iniziò a degenerare: le aromatiche non stavano negli spazi assegnati, io ero presa dall'esame di maturità, poi dall'inizio dell'università, poi avrei voluto piantare dei fagiolini serpente, poi.... Insomma, il giardino delle aromatiche divenne una selva di melissa e menta apprezzata solo da iridescenti cetonie (Cetonia aurata).
Initially, the plan for the jungle was a nice draw that shows a little border of healing herbs, but, after the first turning over of the soil, the project began to get out of hand. Healing herbs grew too much or not much; than I had to pass my had school leaving examination and shortly after this I began university in Torino... In this way I forgot my original idea and the garden for healing herbs became a forest of melissa officinalis, mentha spicata, mentha longifolia, mentha rutundifolia. Only the iridescent Cetonia aurata loves my garden.

In questa giungla profumata, l'anno del mio rientro da S.Remo, in onore alla tradizione orticola ligure, decisi di sperimentare la coltura della zucchina trombetta di Albenga. Ben presto scoprii che il nobile ortaggio era la pianta ideale per un ortista compulsivo, ed è per questo che, ad anni alterni, torno a coltivarla nel mio triangolino di terra.
When I came back from S.Remo, I had decided to grow a tipical Ligurian vegetable: marrow squash of Albenga (Zucca trombetta di albenga). Soon I knew that marrow squash is the perfect plant for a compulsive gardener like me; this is the reason why I get back to grow this vegetable on alternate years in my garden.

- Virtù n°1: la zucca mi ha sempre richiesto pochissime operazioni colturali.
- First merit: this squash don't need a lot of (cultutal operations) work.
                 a) Preparazione del terreno (zappettatura, incorporamento del compost, livellatura    
                     con rastrello).
                 a) Predisposition of the soil (to digg, to incorporate compost, to level off the soil)
                 b) Semina della pianta in contenitore alveolare.
                 b) Seed Albenga's squash. 
                 c) Trapianto.
                 c) Bed out young plants.
                 d) Innaffiatura ( per fortuna esiste l'irrigatore!).
                 d) Water Albenga's squash reularly (Fortunately I have a good lawn sprinkler!).
                 e) Raccolta.
                 e) Reap the fruit of one's strength.
- Virtù n° 2: da una sola pianta si ottengono più prodotti diversi.
- Second merit: you can pick up some different vegetables from the same plant.
                   a) Le zucchine trombetta di Albenga. I frutti vengono generalmente raccolti ancora immaturi, quando hanno raggiunto una lunghezza di 15-20 cm circa, e si consumano come le comuni zucchine.
                    a) Courgettes. You have to crop the fruits when they are young. Cougrettes has to be 15-20 cm long.
12 ottobre 2011 l'ultimo raccolto di zucchine. 
12-10-2011 courgettes.
                     b) La zucca. Ok l'aspetto è pessimo, ma bisogna tenere conto che questo frutto fotografato ha assunto un inusuale forma bitorzoluta poiché è maturato incastrato tra i rami del lauroceraso lungo i quali si era arrampicata la mia pianta. La polpa è della zucca di Albenga è delicata e burrosa, perfetta tagliata a rondelle sottilissime e fritta in olio bollente dopo essere stata passata velocemente nella farina.       
                     b) The marrow squash. Flesh is sweet but mellow; we usually cut the squash in thin and rund silces and than we fry them like chips.
15 settembre 2011, zucche "acerbe" e una delle zucche che avevo lasciato maturare.
15-09-2011Corgettes and squash from the same plant.
                           c) I fiori e i tenerumi. Sui fiori di zucca e sui loro mille usi culinari non vale la pena spendere ulteriori commenti, i tenerumi invece, per me sono stati una scoperta!
                           c) Flowers and "tenerumi". We often cook fryed flowers with a special batter but "tenerumi", for me, was a new discovery! 
15 settembre 2011, gli ultimi fiori ed un mazzetto di tenerumi.
15-09-2011 the last flowers and tenerumi.
                             d) I tenerumi, altro non sono, che i giovani butti della pianta. A quanto mi è dato sapere, non è usanza in Liguria consumare i tenerumi come verdura. Il termine "tenerumi", infatti, è di origine siciliana ed è utilizzato per indicare i getti di un'altra varietà di zucca; tuttavia, in mancanza della varietà originale, anche i getti della zucchina di Albenga si prestano molto bene ad essere consumati cotti.
                             d) Tenerumi are young buds of the plant. I don't know if Ligurians eat them but I'm sure that they are used in Sicily to cook a traditional and cheap soup.
26 ottobre 2011, Particolare del tenerume ovvero il germoglio apicale della zucca di Albenga.
26-10-2011 A detail of tenerume.
                 

mercoledì 19 ottobre 2011

Il giardino in valigia: Gloriosa superba

Gloriosa superba, Grugliasco (TO) primi di giugno 2007
Eccola qua! In questi anni segnati da continui traslochi, tra un appartamento da studenti e l'altro lei mi ha seguito dappertutto. Bastava cacciare il cormo in valigia e, quando finalmente la stagione si faceva più mite, un vaso, o peggio, un vecchio catino di plastica (sì quelli lì, quelli per ritirare il bucato) andavano bene per ospitare la pianta. Una settimana, dieci giorni e compariva il germoglio. La Gloriosa,  almeno qui nel nord Italia tra fine aprile e inizio giugno, cresce dannatamente in fretta: giusto il tempo che le occorre per incantare i coinquilini  con la sua fioritura esotica e i cirri che si sviluppano direttamente al termine delle foglie. 



Gloriosa superba, Opera (casa madre) 2005.... spero si riescano a scorgere abbastanza bene i particolarissimi apici fogliari.

In 4 mesi la pianta completava il suo ciclo vitale, io lasciavo appassire il fiore, diradavo le innaffiature e lentamente tutta la pianta seccava, ai primi di luglio dissotterravo il cormo che nel frattempo si era come minimo duplicato: un pezzo per me, uno per il\la giardiniere appassionato di turno ed era già tempo di ripartire ... settembre una nuova casa!

L'arrivo di questo bulbo in casa mia ha una storia "strana"..
Io volevo un Lilium martagon lui aveva solo delle scaglie, quindi mi disse: <<prenda un' altra pianta, questi glieli regalo>>. Io acquistai la gloriosa, ovviamente qualche anno più tardi anche il Lilium martagon arrivò a fiorire.

Qualche informazione sulla coltura della Gloriosa


martedì 4 ottobre 2011

Le "trovatine"


<<IL GIARDINO DELLA SIGNORA
Di solito è ideato e coltivato da una donna di età medio-avanzata. Ma il giardino della signora può essere il giardino di un uomo, scapolo o padre di famiglia. Questa categoria di giardinieri è contraddistinta dall'immaginazione -non la fantasia sfrenata e imbrigliata dalla disciplina indispensabile per realizzare il più semplice dei giardini- bensì un'inventiva asfittica e meccanica, che si sfoga in "trovatine" e "idee originali" immancabilmente caratterizzate da una notevole dose di signorilità. (...) Il giardino della signora, apparentemente, è gremito di "idee". Che sia in Maremma o nel Kent, pullula letteralmente di trovate.>>  da "Giardini e NO, manuale di sopravvivenza botanica" di Umberto  Pasti; illustrazioni di Pierre Le-Tan; ed. Bompiani (p.35 incipit del capitolo: Il giardino della signora)
a

Laboratorio di progettazione urbana 2009

Spero di non aver violato nessuna legge sul copyright citando un così lungo brano tratto dal summenzionato manuale. Il fatto è che quest'estate ritrovandomi a leggere, tra il divertito e l'indispettito, il caustico libro di Pasti in un primo momento mi sono parecchio stizzita. Terminata la prima veloce lettura, però, alcune descrizioni e alcune affermazioni continuavano a ronzarmi nella testa e senza nemmeno pensarci troppo, mi sono ritrovata armata di matita e righello a rileggere il testo.