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sabato 23 marzo 2013

Storie di piante

Qualcuno diceva che "In giardino non si è mai soli".
In effetti è vero, molte delle piante che possediamo hanno una storia da raccontare, legate come sono a ricordi, episodi, cacce ostinate tra mille diversi vivai, doni inaspettati ...
Chiedere ad un giardiniere appassionato notizia delle sue piante può essere causa scatenante di interminabili e talvolta noiosissimi racconti.

In questo periodo, nel caotico giardinetto di casa che lentamente si risveglia dal torpore invernale, il mio amato corniolo è in fiore.


Cornus mas, fioritura in pieno sole, provincia di Milano, dai primi di Marzo a fine mese. 
Come molte le altre piante che nel tempo sono arrivate a casa, anche questa è frutto di un acquisto impulsivo.
Galeotto fu Pizzetti.
Il piccolo "Piante e fiori del giardino" religiosamente  protetto da copertina gialla plastificata, e decorato con dedica datata 1980 giaceva tra le mensole della libreria. 
Avevo 16 anni, ancora il giardinaggio non era un'ossessione ma solo un simpatico germoglio, le pagine ormai ingiallite dell'edizione economica che pigramente mi ero ritrovata a sfogliare in un pomeriggio in cui mi interessava solo procastinare l'ennesima tavola da disegno da terminare non mi attraevano particolarmente, poi cominciai a leggere. 
Cominciai a leggere partendo da una pagina imprecisata del libro, mi appassionai e decisi di leggere con metodo:dal principio alla fine. Fra le diverse piante descritte magistralmente da Pizzetti, una in particolare colpì la mia immaginazione, non è difficile immaginare quale.

martedì 27 novembre 2012

La semina in contenitori alveolari


Il 26 agosto scorso avevo allestito il mio angolino semine (qui il post relativo).
Oggi martedi 27 novembre mi decido a trapiantarle. 
Sono in ritardo averi dovuto terminare i trapianti entro la prima metà di ottobre, pazienza. Non ho seminato piante delicate, si adatteranno.

In genere a meno che non si tratti della semina di piante autoprodotte  di cui conosco la vigoria e di cui possiedo abbondanti scorte di semi, le annuali e le erbacee perenni che moltiplico da seme andranno incontro ad almeno 2-3 passaggi prima di giungere nella loro dimora definitiva.

Le semine del 26 agosto 3 mesi dopo (27 novembre)
Il primo passaggio è la semina in contenitore alveolare.
La semina in alveolo mi permette di evitare le delicatissima e noiosissima operazione di ripichettamento e di ridurre al minimo il quantitativo di terriccio universale da acquistare.
Il motivo per cui cerco di ridurre il consumo di terriccio per piante è presto detto: i terricci commerciali sono a base di torba, la torba non è una risorsa rinnovabile (se continua ad essere estratta con i ritmi attuali), le torbiere da cui è estratta sono spesso ecosistemi delicatissimi e ricchi di endemismi, la mia è un'attività hobbistica, indi posso permettermi di lavorare un po'di più pur di ridurre i miei consumi di torba.
Il motivo per cui non abbandono definitivamente i terricci commerciali a favore dell'ottimo  e abbondante compost prodotto dal giardino di casa, è uno e semplice: il compost di casa è pieno di semi di "erbacce" che soffocherebbero le mie giovani plantule mentre il terriccio commerciale è erbaccia esente.
Possiedo una decina di contenitori alveolari. I contenitori alveolari hanno dimensioni zz X cc, 7 hanno XX fori e 3 hanno XX fori. Li ho acquistati nel 2003 al consorzio agrario più vicino a casa, e ogni anno finito il loro lavoro vengono sciacquati e messi da parte per essere utilizzati l'anno successivo. 


Non appena le plantule sviluppano un buon apparato radicale andrebbero trapiantate in vasetti più grandi o poste a dimora.



Se in fase di semina sono intransigente sul tipo di terriccio (terriccio universale o da semina, rigorosamente sterile per riempire gli alveoli e terriccio per piante grasse per coprire i semi più minuti) in fase di trapianto mi affido tranquillamente al compost di casa.
Anche in questo caso utilizzo vecchi vasetti riciclati di anno in anno. 


Per rendere più rapida l'operazione di trapianto, riempio prima tutti i vasetti senza compattare troppo il terriccio, quindi con il manico arrotondato di una paletta da giardino, comprimo leggermente il terreno ottenendo l'incavo ove riporre il panetto di terra delle nuove piantine.

Infine, pigiando lungo i bordi dell'alveolo e tirando delicatamente la plantula dal colletto (fig. 1), estraggo la piantina che andrà posta a dimora (fig.2) e rincalzata con cura premendo il terreno attorno ad essa (fig. 3-4).

venerdì 21 settembre 2012

Test varietale, un'ossessione... una nuova!

Hemerocallis,
tutto è cominciato qualche mese fa a maggio.
Prima di allora, queste piante non mi avevano mai detto niente.
In vivaio di fronte all'ennesima richiesta di piante sempre fiorite, perenni e resistenti, però, mi sono venuti in mente loro: gli Hemerocallis.
Fino a quel momento conoscevo solo la cultuvar 'stella d' Oro': molto rifiorente, resistente ma, a mio avviso, non particolarmente entusiasmante.
 Qualche tempo dopo, per trarmi d'impaccio da una "situazione difficile", decido di impiegare una cultivar a fiore rosa in un progetto.
Un generico Hemerocallis a fiore rosa sembra perfetto: un esplosione di colore nei mesi estivi, sviluppo contenuto, effetto 'pratino' quando non è in fiore, perenne, scarse necessità manutentive, costo unitario della pianta relativamente contenuto. 
H. 'Stella d'Oro' è più economico, rifiorente e reperibile ma il giallo dei fiori fa a pugni con le pareti del vicino edificio, quindi vince l' Hemerocallis a fiore rosa.
Almeno per un po'.....
<<Gli Hemerocallis  per fiorire a profusione hanno bisogno di tanta luce, in inverno vanno in dormienza e le foglie svaniscono, rischiamo di deludere il cliente>>
 Mi fido dell' esperienza del socio e sostituisco l'Hemerocallis  con la solita Liriope muscari che almeno è sempreverde in inverno . 
Liriope al posto di Hemerocallis.
I potenziali clienti sono comunque titubanti ed il progetto non va in porto.
Per consolarmi e per verificarne le caratteristiche, mi compro tre differenti cultivar di Hemerocallis nel garden dietro casa .
Hemerocallis 'Stella d'Oro' conferma quanto promesso: fiorisce tutto giugno e poi ancora un paio di settimane a settembre. Il giallo dei suoi fiori accanto al blu-violetto della Liriope muscari mi stupisce piacevolmente.


Hemerocallis 'Stella d'Oro' a metà giugno
Hemerocallis 'Red Run' fiorisce troppo poco (solo tre meravigliosi fiori che non faccio a tempo a fotografare). Quel poco è amore. Rosso.
Hemerocallis 'Pink Damask' è altrettanto bello ed il colore meglio si adatta ai toni del mio terrazzo ma anche la sua fioritura è troppo effimera.


Hemerocallis 'Pink Damask' a fine giugno
Da allora navigo su internet alla ricerca della chimera. 
Vorrei una cultivar di Hemerocallis bella come i miei H. 'Pink Damask' e 'Red Run', rifiorente come H. 'Stella d'Oro' e sempreverde come come una Liriope muscari , economica e reperibile come H. 'Stella d'oro'.
Ibridatori siete avvisti!
Aspettando la chimera mi sono segnata una lista di cultivar da testare, magari tra loro c'è quello che cerco.

Qualche indirizzo internet:
http://www.hemerocallis.it/
http://www.vivaioicampi.it/
http://www.vivaipriola.it/perenni?specie=Hemerocallis
http://www.raziel.it/prodotti_lista.php?sel_cat=33
http://www.capecchipiante.it/hemerocallis.htm
http://www.rosebarni.it/shop.php?azione=listino&cod_sotto_varieta=130&cod_varieta=704
http://www.claragarden.it/default_c.asp

domenica 16 settembre 2012

Raccogliere e conservare


Settembre mese di raccolti.




In attesa di una nuova stagione di semine.

     CONTENITORI                                                             E  CONTENUTO. 



domenica 2 settembre 2012

Tempo di semine



Pizzetti paragonava l'autunno ad una seconda primavera del giardino. 
Tra settembre e l'inizio di novembre, nell'Italia centro-meridionale, le temperature miti e le piogge frequenti fanno dimenticare ai giardinieri la siccità estiva, il giardino riprende a verdeggiare mentre le rose, non più frenate dal caldo, ci regalano gli ultimi spettacolari bagliori.
Benché il mio punto d'osservazione sul mondo dei giardini sia ubicato un po' più a nord rispetto alla Roma di Pizzetti, complici gli ormai evidenti mutamenti climatici, ho deciso che anche per me questo autunno sarebbe stato una seconda primavera. 
Primavera per me è sinonimo di semine.


Comincio dai tageti...
I tageti seminati a fine agosto sono ormai una tradizione consolidata di casa, fin da quando nel lontano 1996, una serie di piantine diligentemente seminate a primavera, e fiorite con stento durante l'estate afosa si autodisseminarono a settembre dando origine ad un tenero tappetino verde che ornò la terrazza fino a novembre inoltrato. Da allora mia madre semina i tageti tra metà agosto ed i primi di settembre per vederli fiorire in autunno. 


A sinistra tageti seminati il 5 di agosto. A destra  tageti seminati il 20 agosto 2012
 


Ci sono poi le portulache....

che vanno seminate adesso ma che vedremo spuntare solo a primavera.
Anche le portulache hanno una storia. Una storia recente però. 
Le portulache sono una di quelle specie che mia mamma in anni recenti ha scoperto essere delle comode piantine passepartù per l'estate. Le acquistava per poco all'istituto agrario vicino a casa, le piazzava nelle cassette del balcone di cucina e per tutta l'estate eravamo a posto: quattro cassettine colorate che non richiedevano particolari attenzioni e resistevano all'implacabile sole estivo.
Poi  V. ha deciso di istruirci:
<< Io queste le semino da me. Vedi questi?>> mi disse indicando delle minuscole capsule ancora immature. 
Capsule immature di portulaca
<< Le raccogli. Le schiacci tra le dita e spargi i semini così sul terreno intorno alla piantina. L'anno prossimo spunteranno di nuovo.>> 
Ovviamente feci come mi era stato raccomandato, non si disubbidisce a V.!
Quest'anno, devo dire con un po' di ritardo rispetto a quanto mi aspettassi, verso fine maggio le cassettine si sono riempite di innumerevoli piccole piante di portulache. 
Questo metodo di propagazione ha qualche incoveniente:
-le cassette devono poter essere spostate in un angolo riparato e lasciate indisturbate fino alla primavera successiva (tra ottobre e maggio saranno vuote).
- non è possibile prevedere i colori delle future generazioni 
-non tutte le portulache manterranno il fiore doppio (sempre che partiate da portulache a fiore doppio).

L' alternativa:
-raccogliere le capsule
-liberare i semi sfregando le capsule delicatamente tra le dita
-conservare i finissimi semini neri fino a febbraio in bustine di carta o barattolini di vetro, 
- a fine febbraio seminare  in piccoli vasetti di torba o di plastica da tenere in casa fino alla germinazione ed alla stabilizzazione delle temperature. 
-mettere a dimora a metà aprile le giovani piantule.
Tutto sommato anche questo è un metodo piuttosto laborioso!
Le capsule di portulaca sono deiscenti ovvero si aprono da sole.   Occorre, quindi,
 raccoglierne i semi poco prima che si aprano.

 ...o appena si sono aperte, altrimenti il vento disperderà
i semi altrove!


Infine ci sono i miei esperimenti di quest'anno:
Delphinium consolida
Delphinium mix
Digitalis excelsior 
Lattughino da taglio 
Plantago coronopus, meglio conosciuta come minutina o erba stella


Semine del 26 agosto

Per ora solo la minutina ha fatto capolino dal terreno.



venerdì 30 dicembre 2011

Il balcone da "2 soldi" .... un'anno dopo


Torino, è ottobre.
Torino, it was october.
E' passato un anno dall'acquisto delle fioriere e dalla piantumazione di cosmee e nasturzi. Le piante dopo un agosto senza acqua sono seccate tutte, le fioriere sono vuote, lo spettacolo è un tantino desolante.
The flowers box, that I've bought last year, was  empty. It wasn't a pretty sight.
Io ho iniziato il tirocinio, una mattina arrivano in studio 8 olivelli spinosi in fitocella dritti dritti dai vivai Purpurea. Il progetto che segue è frutto di qualche esperimento e molti pasticci.
I had began my traneeship when, one fine morning, eight Hippophae rhamnoides arrived at the office where I worked.
The project below is the result of that magical apparition, some gardening experiments and a lot of  mistakes.



NOTE COLTURALI CULTIVATION NOTE

L' Olivello spinoso o Hippophae rhamnoides 
L' olivello è specie curiosa più che ornamentale
"Arbusto deciduo dalla chioma rada e irregolare, con aspetto decisamente cespuglioso, anche più alto di due metri; i ramni portano lunghe spine acuminate e rigide." con questa breve ma efficacissima frase la Guida alle specie spontanee del Piemonte descrive questo piccolo arbusto.
"Hippoohae rhamnoides is a deciduos shrub with sparse foliage and irregoular shape. This shrub could be tall more than two meters; his branches have long, pointed thorns. " This brief  but forceful description come from "Guida alle specie  spontane del Piemonte, Blu edizioni".
Hippophae rhamnoides coperto di bacche in inverno                                               Hippophae rhamnoides  in estate 
foro Wikipedia, autore Abubiju,                                                                                 foto Wikipedia, autore Frank Vincentz

Io me ne innamorai per un motivo solo: aveva una storia molto affascinante.  A 16 anni pescai un vecchio articolo di Gardenia che descriveva come l'olivello, pianta resistente a tutto, venisse coltivata nell'ex DDR per ricavarne succhi ricchi di vitamina C che avrebbero dovuto sopperire le importazioni di frutta provenienti dall'estero (Gardenia 174, ottobre 1998). Caduto il muro, la coltura perse di importanza, sopravvisse solo per la produzione di miracolose bevande vitaminiche destinate al mercato di nicchia del biologico. Mi innamorai della storia, mangiai con gli occhi le graziose drupe arancioni ma prima di incontrare un vivaista che avesse in produzione tale pezzo di storia dovettero passare 10 anni.
I fell in love with this shrub because Hippophae rhamnoides have a fascinating story. Hippophae rhamnoides was grown in ex DDR to enrich winter diet of its citizen with a fruit rich in vitamin C and a fruit that could be enterely grown in Germany. Well, I red this story 13 years ago, so today I'm not sure to remember correctly what I had red. In conclusion I have to wait 11 years before to find someone who  sell this plant.


L' olivello, specie dioica, dove si acquista? 
Hippophae rhamnoides is a dioecious plant. Where cuuld I buy one?

Dell'articolo galeotto dimenticai quasi tutto, a parte le note storico-culinarie, ma soprattutto dimenticai che la malefica pianta è specie dioica; quindi se si vogliono ammirarne i frutti bisognerà procurarsi almeno un maschio ed una femmina. In realtà, l'olivello non solo  è specie dioica, ma le giovani piante cominciano a fiorire dopo qualche anno, a fruttificare ancora più tardi e la fioritura è così insignificante che occorre avere occhio molto attento per distinguere le piante che producono minuscole sacche polliniche da quelle che timidamente esibiscono sottili filamenti verdi che altri non sono che i delicati pistilli.
Hippophae rhamnoides is a dioecious plant. It means that there are plants that produce only female flower and plants that produce only male fowers. Flowers are little and insignificant so You must have a sharp look to discern female plants from male ones.

Ora procurarsi le 4 piante (3 femmine e 1 maschio) indicate da progetto non sarà facile perché:
-attualmente Hippophae rhamnoides, che io sappia, è prodotto solo in vivai forestali che vi forniranno ottime piante allevate da seme spesso addirittura con origine geografica certificata, ma che saranno appunto piante molto giovani che ancora non hanno fiorito. Occorrerà acquistarne un buon numero per assicurarsi almeno due esemplari di sesso differente.
- se siete di Milano potreste tentare con i vivai Pronatura, magari prima che ci sfrattino,dove, se i cartellini non si sono scoloriti, gli esemplari più grandi sono stati etichettati (da me di persona personalmente) con il simbolino apposito.

It won't be easy to find all the plants suggest in the project. There are two reason:
- Italian Garden center  usually don't have Hippophae rhamnoids ( I don't know what you can find in other countries)

Distinguere le fioriture
Per distinguere le fioriture, basta sapere cosa cercare. L'anno passato Gabriella mi ha mostrato cosa  osservare per distinguere olivelli maschi e femmina, ora tocca a me provare a spiegare la stessa cosa a chiunque passi di qui. Da metà marzo ai primi di aprile occorre tenere attentamente d'occhio le piante di Hippophae rhamnoides poichè all'ascella dei rametti potrebbero comparire questi:


Fiori maschili; foto Wikipedia, autore Marco Schmidt,  indirizzo web  http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Hippophae_rhamnoides_MS_0169.jpg
oppure questi:
Fiori femminili: occorre osservare attentamente le ascelle dei rametti per poter scorgere un  il sottilissimo filamento che costituisce il pistillo. Fonte immagine Wikipedia, illustrazione Carl Axel Magnus Lindman.

Le compagne per Hippophae rhamnoides 

Inserire uno o più arbusti in terrazzo o in balcone non è una scelta facile, inevitabilmente prima o poi ci si accorge che le piante, costrette negli angusti spazi delle fioriere e dei vasi, sono molto più deludenti di quanto ci si aspettasse. Le fioriture e fruttificazioni sono assai meno spettacolari di quelle in piena terra, alle volte bisogna pazientare 4-5 anni prima di vedere un fiore, il portamento e la vegetazione sono meno lussureggianti di quello che vorremmo, infine...........QUELLA TERRA SPOGLIA ALLA BASE DEL VASO E' PROPRIO IRRITANTE!!!
Nel corso degli anni ho quindi imparato a circondare i miei arbusti in vaso di piccole piante fiorite, tappezzanti,  sempre-verdi o semi-sempreverdi; però non tutte le convivenze funzionano, le piccole tappezzanti possono divenire soffocanti o molto competitive a scapito del nostro amato arbusto.
In questo progetto, viste le dimensioni della fioriera,  sarà sufficiente inserire al centro l'olivello ed ai lati 1\2 piantine di Campanula muralis o Liriope graminifolia o ancora, 1 Viola odorata e 4\5 bulbi di Muscari armenicum per lato. In uno\due anni le tappezzanti si espanderanno a dovere creando un delizioso pratino che rimarrà verde anche nel periodo invernale.



Campanula muralis  Campanula garganica
Questa tra le tre alternative indicate è la mia preferita pochè la campanula è un po' mano tenace della Viola odorata e decisamente più bassa della Liriope graminifolia. La campanula si svilupperà lentamente formando un fitto cuscinetto di foglioline verde chiaro che contrasterà piacevolmente con quelle grigie dell'olivello. A fine luglio la campanula si ricoprirà di lievi fiori a stella blu-violetto, questo spettacolo pirotecnico però dura sempre troppo poco! 



Novembre 2011, Campanula muralis
e Mirabolano da seme 




Novembre 2011 Mirabolano e
Liriope graminifolia
Liriope graminifolia 
Liriope graminifolia ha una serie di fantastici pregi: il suo fogliame sempreverde riempie il vaso nei  mesi invernali mitigando l'effetto rametto secco degli arbusti cui è associata; la fioritura non è affatto disprezzabile, anche se all'inizio si fa attendere;  la pianta garantisce una copertura vigorosa e    compatta del terreno; infine,  il fogliame scuro contrasta piacevolmente con quello argenteo dell'olivello.
Attenzione al questo genere però! Le "cugine" di Liriope graminifolia ovvero le più note Liripoe muscari  nelle loro innumerevoli varietà cultivarietali, sono, a mio avviso, fin troppo esuberanti per poter convivere con i giovani olivelli senza arrecare loro danno. Un alternativa valida alla non comunissima Liriope graminifolia potrebbe essere l'elegante Ophiopogon japonicus, un'altra convallariacea, caratterizzata da dimensioni ancora più contenute e da una fantastica produzione di bacche blu.




Muscari armenicum Viola odorata
Nonostante il suo aspetto minuto la notissima Viola odorata quando comincia a riprodursi ed espandersi grazie ai semi e agli stoloni che si diffondono nel vaso tende ad essere un po' troppo soffocante. Nel giro di pochi anni assume un aspetto piuttosto disordinato e le fogliolone che si allargano più la pianta è vecchia e la stagione avanza non mi hanno mai entusiasmato, la fioritura precoce e profumata però è qualcosa di irrinunciabile. Per bilanciare le larghe foglie della viola, in genere le associo a qualche bulbo di Muscari armenicum le cui lunghe foglie scompigliate sopravvivono a lungo. Sia che li pianti da soli sia che li pianti assieme alle viole, lascio i muscari in vaso fingendo di ignorare tutte le regole colturali di questi bulbi, infatti somministro l'acqua in base alle esigenze della specie principale e non li estraggo a fioritura terminata. Finora  i muscari non si sono mai lamentati, mi regalano le loro fioriture primaverili e le i loro graziosi ciuffetti di foglioline verdi senza interruzione. Ah! un ultima nota: ogni uno-due anni dirado le viole senza pietà strappo via brutalmente gli stoloni e rosette di foglie più vecchi.


Digitalis purpurea

Le digitali sono piante brutte quando non sono fiorite, però se si impazzisce per quelle misteriose campanelle  si può dar loro, una due, tre possibilità. Se non si trovano digitali già pronte in contenitore, si può optare per la coltura a partire da seme che non è affatto complicata, bisogna avere solo l'accortezza di seminare ad agosto e seguire scrupolosamente le indicazioni della bustina. 
Se qualcuno ha un idea su come mascherare le rosette di digitale coltivata  in vaso batta un colpo, avrà la mia eterna gratitudine.



26 Dicembre 2011, la mia digitale da il peggio di sè



INDIRIZZI

Vivai Purpurea (specializzati in piante per interventi di ingegneria naturalistica)
Via None, 47
10040 Piobesi Torinese

Vivai ProNatura (associazione ambientalista di volontariato per la tutela della biodiversità della  flora spontanea)
Rocca Brivio, San giuliano milanese (MI)

Azienda agricola Vivai Priola
Strada delle Acquette,4
31100 Treviso

lunedì 5 dicembre 2011

Il balcone da "2 soldi": ovvero terrazzo in arancione

A me i fori gialli, arancioni e persino rossi fanno cagare (proprio così :"cagare" con questo elegante giro di parole).
I hate yellow and orange fowers and even the red ones. 
Amerei i colori pastello.
On the other hand I love pastel colours.
Le foto piene di luce soffusa che immortalano digitali purpuree,  Anemone japonica , teorie di  Delphinium azzurri violetti e bianchi, Cosmos bipinnatus,  Camelia sasanqua pallide  e i petali appena tinti di rosa della prorompente "Paul's himalayan musk" mi alllargano il cuore.
I stay hours to admire pictures where you can see Digitlis purpuree, Anemone japonica, Delphinium spp. blue azure and white, Cosmos bipinnatus, pale Camelia sasnqua and petals that become tinged of pink in rose like "Paul's himalayan musk".
Non una delle piante sopracitate ha avuto un gran successo nelle mie mani.
I tried to cultivate them but no-one grew very well. 
Tra le mille piante che ho coltivato quelle che hanno resistito a tutte le mie velleità artistiche e compositive sono state, manco a dirlo, quelle a fiori gialli.
Among the plants that I've grown during my life, the species that gave me more gratifications were, for a strange twist of fate, all plants with yellow flowers. 
L'Iris psudacorus, che avevo brutalmente trapiantato in un vaso più piccolo per lasciare spazio al mio ultimo sconsiderato acquisto (una vezzosa Anemone japonica dai fiori semi doppi) prolifera e fiorisce nonostante l'incuria cui è condannato. Il Cornus mas ogni anno ci regala la sua precoce fioritura gialla; i tageti impazzano (soprattutto nella stagione autunno-invernale), della gloriosa  avevo già scritto e, colmo della sventura, gli unici cosmos che abbiano resistito ai malefici venti che soffiano sulla mia terrazza sono i Cosmos sulphureus.

Tutta questa lunga premessa era assolutamente necessaria per far capire quale violenza mi sia dovuta fare per stendere questo progetto che si basa tutto sulle fioriture arancioni e gialle del Cosmos sulphureus e del Tropaeolum major.
This endless introduction was absolutely necessary to explain how was difficoult for me draw this little project where orange flower of Cosmos sulphureus and  Tropaeolum major are the main characters.





Il progetto era nato per il balconcino che era appendice esclusiva della mia ultima camera da studentessa fuori sede.
The project was born to bring a lttle bit of colour in my student room in Tourin.

Ovviamente quella è "la bella" il progetto che mi ero fatta in realtà era questo:
Obviously the first image is the fair copy, the original sketch for the balcony is in the picture below:





LE RAGIONI CHE MI PORTARONO A SUPERARE LE MIE AVVERSIONI PER LE FIORITURE GIALLE E ARANCIONI
REASONS THAT BRING ME TO WIN MY LOATHING FOR  YELLOW AND ORANGE BLOOM
- La mia stanza era dotata di un minuscolo balconcino, un lusso senza pari per una stanza da studente; io mi davo arie da "pollice verde", potevo mai non coltivare nulla?
- My room had a little balcony: it was a wanderful opportunity to grew something.
- Avevo notato dal Brico delle cassette di plastica leggermente più grandi di quelle che usualmente si appendono alle ringhiere. Le cassette adocchiate, avevano le dimensioni perfette per coltivare annuali e vivaci senza dover investire molto denaro in fioriere ancora più capienti.
- I saw some flowerpots slightly more big than traditional window box. Flowerpots had perfect size to grow annual and periennal erbaceus species without spend a lot of money for bigger ones.
- Avevo bisogno di piante a crescita rapida, di sicuro successo e caratterizzate da un delizioso fogliame oltre che da una bella fioritura.
- I needed fast growing plants, easy to come up and marked by interesting foliage. 
-Volevo vedere del colore dalla mia finestra durante il periodo in cui sarei stata abbacchiata dagli esami:giugno-luglio.
-I wanted see colours from my window durinig the period of exams.
-Volevo 1 solo colore a dominare la scena (il balcone era piccolo).
- I wanted only one colour to dominate the scene.
- Non volevo né pelargoni, né petunie, né verbene e volevo partire da seme (mi piace vederle crescere le piante).
-I doesn't want pelargonium, nor petuinas, and neither verbenas  
-Volevo utilizzare esclusivamente semi o piantine che già possedevo: tra me e mia madre avevamo (e abbiamo tutt'ora) una collezione di bustine e semi auto prodotti che ci potrebbe bastare fino alla fine dei nostri giorni. Nonostante questo continuiamo ad acquistare piante e semi, era ora di smetterla!
-I wanted plats grown from seeds of my "collection" .

Ecco perché mi feci forza e piantai una distesa di Cosmos sulphureus.
These are the reason that bring me to sow  a sweep of Cosmos sulphureus.

Come ero diventata matura eh? la laurea specialistica a qualcosa era servita avevo imparato a razionalizzare e dare delle priorità ai miei desiderata, avevo pure fatto un piccolo preventivo: 100 E perché i semi già li avevo, e la terra decisi di non considerarla.
Mai sottovalutare la terra!!!
Più che il costo del terriccio ciò che fece naufragare il mio meraviglioso progetto furono le difficoltà di trasporto. Tutta quella terra e quei vasi! Io da sola sull'autobus non riuscivo a portarli. Comprai solo due fioriere, due sacchi da 25l e tre vasi tondi (di cui non ricordo il diametro) per riempire i buchi. Feci due viaggi in pullman fino a Grugliasco e il resto della terra fu acquistata a rate al super sotto casa. I tempi di realizzazione in questo modo si allungarono inesorabilmente, inoltre i vasetti tondi al posto delle fioriere facevano un gran disordine e non permettevano coltivazione di due specie nello stesso vaso: sinceramente ero un po' delusa. La ragazza del mio coinquilino, inaspettatamente, apprezzò la botta di colore, io mi misi il cuore in pace e finalmente mi dedicai agli esami.






mercoledì 19 ottobre 2011

Il giardino in valigia: Gloriosa superba

Gloriosa superba, Grugliasco (TO) primi di giugno 2007
Eccola qua! In questi anni segnati da continui traslochi, tra un appartamento da studenti e l'altro lei mi ha seguito dappertutto. Bastava cacciare il cormo in valigia e, quando finalmente la stagione si faceva più mite, un vaso, o peggio, un vecchio catino di plastica (sì quelli lì, quelli per ritirare il bucato) andavano bene per ospitare la pianta. Una settimana, dieci giorni e compariva il germoglio. La Gloriosa,  almeno qui nel nord Italia tra fine aprile e inizio giugno, cresce dannatamente in fretta: giusto il tempo che le occorre per incantare i coinquilini  con la sua fioritura esotica e i cirri che si sviluppano direttamente al termine delle foglie. 



Gloriosa superba, Opera (casa madre) 2005.... spero si riescano a scorgere abbastanza bene i particolarissimi apici fogliari.

In 4 mesi la pianta completava il suo ciclo vitale, io lasciavo appassire il fiore, diradavo le innaffiature e lentamente tutta la pianta seccava, ai primi di luglio dissotterravo il cormo che nel frattempo si era come minimo duplicato: un pezzo per me, uno per il\la giardiniere appassionato di turno ed era già tempo di ripartire ... settembre una nuova casa!

L'arrivo di questo bulbo in casa mia ha una storia "strana"..
Io volevo un Lilium martagon lui aveva solo delle scaglie, quindi mi disse: <<prenda un' altra pianta, questi glieli regalo>>. Io acquistai la gloriosa, ovviamente qualche anno più tardi anche il Lilium martagon arrivò a fiorire.

Qualche informazione sulla coltura della Gloriosa