Spero di non aver violato nessuna legge sul copyright citando un così lungo brano tratto dal summenzionato manuale. Il fatto è che quest'estate ritrovandomi a leggere, tra il divertito e l'indispettito, il caustico libro di Pasti in un primo momento mi sono parecchio stizzita. Terminata la prima veloce lettura, però, alcune descrizioni e alcune affermazioni continuavano a ronzarmi nella testa e senza nemmeno pensarci troppo, mi sono ritrovata armata di matita e righello a rileggere il testo.
Le conclusioni? Continuo a non condividere proprio tutto e a trovare alcune prese di posizione dell'autore un tantino snob e "imbevute di pregiudizi" però gli spunti di riflessione sono veramente tantissimi, non potevo non iniziare a reinterrogarmi sul mio modo di progettare.
Le trovatine sono proprio uno dei miei punti deboli, il progetto di cui sopra ne è un esempio
- La cancellata a onde
-La pavimentazione colorata che idealemente disegna i raggi del sole=accesso principale
-La collezione di Sorbus che ombreggia le sedute disco volante (come le ha definite mia sorella)
- L'asfalto decorato in prossimità delle zone dove tendenzialmente giocano i bambini
-Il betuleto da una parte e il deserto dall'altra
....
eppure, eppure, qualcosa di buono c'era .... o no?
per me, perfetto. Vedo l'opportunita di imparare piu sul paysagiste e approfondare il mio sapienza della lingua.
RispondiEliminaChe gentile!!!! ma prima o poi dovrò decidermi a tradurre qualcosa nel mio pessimo inglese :)
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