martedì 4 ottobre 2011

Le "trovatine"


<<IL GIARDINO DELLA SIGNORA
Di solito è ideato e coltivato da una donna di età medio-avanzata. Ma il giardino della signora può essere il giardino di un uomo, scapolo o padre di famiglia. Questa categoria di giardinieri è contraddistinta dall'immaginazione -non la fantasia sfrenata e imbrigliata dalla disciplina indispensabile per realizzare il più semplice dei giardini- bensì un'inventiva asfittica e meccanica, che si sfoga in "trovatine" e "idee originali" immancabilmente caratterizzate da una notevole dose di signorilità. (...) Il giardino della signora, apparentemente, è gremito di "idee". Che sia in Maremma o nel Kent, pullula letteralmente di trovate.>>  da "Giardini e NO, manuale di sopravvivenza botanica" di Umberto  Pasti; illustrazioni di Pierre Le-Tan; ed. Bompiani (p.35 incipit del capitolo: Il giardino della signora)
a

Laboratorio di progettazione urbana 2009

Spero di non aver violato nessuna legge sul copyright citando un così lungo brano tratto dal summenzionato manuale. Il fatto è che quest'estate ritrovandomi a leggere, tra il divertito e l'indispettito, il caustico libro di Pasti in un primo momento mi sono parecchio stizzita. Terminata la prima veloce lettura, però, alcune descrizioni e alcune affermazioni continuavano a ronzarmi nella testa e senza nemmeno pensarci troppo, mi sono ritrovata armata di matita e righello a rileggere il testo. 



Le conclusioni? Continuo a non condividere proprio tutto e a trovare alcune prese di posizione dell'autore un tantino snob e "imbevute di pregiudizi" però gli spunti di riflessione sono veramente tantissimi, non potevo non iniziare a reinterrogarmi sul mio modo di progettare.

Le trovatine sono proprio uno dei miei punti deboli, il progetto di cui sopra ne è un esempio
- La cancellata a onde
-La pavimentazione colorata che idealemente disegna i raggi del sole=accesso principale
-La collezione di Sorbus che ombreggia le sedute disco volante (come le ha definite mia sorella)
- L'asfalto decorato in prossimità delle zone dove tendenzialmente giocano i bambini
-Il betuleto da una parte e il deserto dall'altra
.... 
eppure, eppure, qualcosa di buono c'era .... o no?



2 commenti:

  1. per me, perfetto. Vedo l'opportunita di imparare piu sul paysagiste e approfondare il mio sapienza della lingua.

    RispondiElimina
  2. Che gentile!!!! ma prima o poi dovrò decidermi a tradurre qualcosa nel mio pessimo inglese :)

    RispondiElimina